Estate rovente quella milanese, il clima è sembrato ormai attestato su caratteri tropicali, ma il
bollore dei gradi centigradi si è accompagnato a un incessante record di presenze dei visitatori sul sito di Expo Milano 2015. Messe da parte le polemiche Expo si / Expo no, archiviata l’idea delle vie d’acqua (di cui tratteremo prossimamente), armati di bottiglietta (vuota) e cappellino, anche noi di Lupolento ci siamo messi in fila per andare alla scoperta delle idee sulla nutrizione del pianeta che i partecipanti all’esposizione mondiale hanno voluto declinare in molti modi, anche del tutto inattesi.
Come ad esempio la Svizzera, che tra le interessanti e innovative idee per nutrire il mondo, ha messo l’acqua su un piano di tutto rilievo. Se non l’avete già visitato e se avete intenzione di tornare all’Expo, il nostro consiglio è: fate un salto alla mostra “San Gottardo. L’acqua per l’Europa”. Si, perché oltre al cioccolato e all’Emmental forse ci si dimentica che la confederazione elvetica possiede le cime da cui nascono alcuni tra i maggiori fiumi europei che, scendendo per i monti, si irraggiano verso i quattro punti cardinali del continente. Il concetto è quello della Svizzera (o meglio dei quattro cantoni in cui nascono i fiumi) come serbatoio idrico dell’Europa intera. L’acqua scende a valle verso il mare e si fa beffa dei confini: e così dai Grigioni, dal Ticino, dall’Uri e dal Vallese, come in un gioco dei quattro cantoni, il solo comprensorio del San Gottardo regala al continente i fiumi Reno, Rodano, Reuss e Ticino. Non proprio fiumiciattoli, ma i fiumi che dall’alba della civiltà umana sul continente sono stati fonte idrica, alimentare, via di comunicazione e di diffusione delle materie prime, delle culture, delle merci. Nel caso italiano, il Ticino ha visto fiorire tra l’età del Bronzo e l’età del Ferro la cultura golasecchiana, che fu cardine degli scambi tra le tribù celtiche d’oltralpe e le popolazioni etrusche. Il concetto della mostra “San Gottardo. Acqua per l’Europa” è proprio l’effetto animatore dell’acqua: con lo scorrere del fiume arriva la vita, si sviluppa, ci si nutre, si coltivano i campi, si fanno funzionare macchine, ci si diverte: il fiume è portatore di vita e civiltà.
Il concetto così semplice dell’acqua portatrice di vita è espresso in mostra da un’installazione molto suggestiva, con cui il visitatore può anche interagire. Si tratta di un grande blocco monolitico di granito della riviera Ticinese pesante venti tonnellate, che è stato scolpito riproducendo le cime che popolano i quattro cantoni elvetici del comprensorio alpino del San Gottardo. Arriva poi l’acqua a generare i fiumi, ma non dal suolo, bensì dal cielo: un complesso sistema di canaline in legno, ispirate alle bisses del Vallese, i tradizionali canali lignei che convogliano l’acqua dai ghiacciai lungo ardite pareti rocciose verso i campi coltivati più a valle o dall’altra parte del monte, portano l’acqua sul monolito e generano i quattro fiumi che arrivano a scorrere sul pavimento della sala espositiva. Così il visitatore, per fruire della piccola ma intensa esposizione, si trova a dover valicare i solchi simboleggianti i quattro fiumi. L’installazione è anche interattiva: i visitatori, azionando alcune maniglie poste alle pareti, possono aumentare il livello delle acque che alimentano le canaline-bisses e quindi i fiumi che scendono dal monolito. Quando si aziona una maniglia, l’afflusso di acqua aumenta, facendo aumentare la portata del fiume corrispondente e il pannello fotografico dedicato al territorio attraversato dal fiume, si illumina, mostrando lo splendore della vita della valle.
Complicato? Si, complicato, bello, significativo, ma soprattutto importante. Perché importante è l’acqua: il resto del padiglione elvetico affronta il tema dell’esauribilità delle risorse, ma quella che sembra proprio essere inesauribile è l’acqua del San Gottardo. Tuttavia è bene ricordare che, in risposta a precise leggi fisiche e geografiche, l’acqua elvetica è alimentata dai ghiacciai alpini, come in tutto il resto del pianeta. E questo pianeta durante Agosto 2015 ha avuto la febbre.
Mostra “San Gottardo. Acqua per l’Europa” – Padiglione n. 102 Svizzera, accesso più vicino: sud, Merlata – Il padiglione si trova in direzione est, rispetto al Cardo, poco distante da Piazza Italia. Nel padiglione, la mostra si trova al piano terra, nell’edificio dietro alle quattro torri.
Anna Maria Rizzi