La ricerca della sorgente del Lambro meridionale mi ricorda tanto una caccia al tesoro. Forse perché so che sto cercando qualcosa che non esiste. Ma come il Lambro meridionale non è un fiume vero e proprio, ma un collettore, la sorgente non è tale ma è semplicemente uno scolmatore del Naviglio Grande. Il Lambro meridionale esiste solo come prosecuzione dell’Olona e come tale la “sorgente” è solo un insufflante per usare un termine tecnico. Quello che interessa è che il Lambro meridionale c’è nella mia geografia e in quella di molti abitanti del Sud milanese e quindi, se ha dignità di corso d’acqua, dovrà pur iniziare da qualche parte. Ecco che quindi, nel mio immaginario una sorgente di qualsiasi natura deve esistere. Tanto più che essendo originario di Sant’Angelo Lodigiano ho imparato fin dalle elementari che proprio il meridionale si immette nel Lambro settentrionale nel mio paese di origine, Sant’Angelo Lodigiano.
Carico nella ricerca non esito quindi ad organizzare un viaggio a Milano per trovare di persona il punto di partenza. Lo trovo, forse, tra l’Alzaia Naviglio Grande e via Ludovico il Moro, più o meno all’altezza della chiesetta di San Cristoforo. Qui tutti i testi consultati concordano nello stabilire un punto di incontro e ridistribuzione delle acque. Nella mia ignoranza metropolitana pensavo di finire in una zona periferica di capannoni e grigiore ed invece mi trovo in un quartiere vivo, bello e popolato e di fronte ad una bellissima chiesetta medioevale che ribattezzo “chiesa dei Sancristofori” per l’abbondanza di effigi del Santo. La periferia in realtà è tutta attorno, ma qui la Milano di ieri e quella del 2018 convivono e si integrano. La vera sorpresa è che anche l’acqua è abitata. In zona hanno sede due società di canottieri, l’Olona e la San Cristoforo e sul Naviglio Grande navigano decine di equipaggi, alcuni di giovanissimi seguiti dall’allenatore in bicicletta sull’alzaia. Sull’alzaia sono numerosi anche i podisti, con le loro tute sgargianti che danno un colore in più alla giornata grigia (è attesa la neve). Non mancano i runner in bicicletta con i loro zaini cubici che viaggiano avanti ed indietro a distribuire pasti.
Per trovare il punto preciso dell’origine del Lambro meridionale chiedo ad un gruppo di giovani canottieri che si stanno preparando alla voga. Non comprendono la mia lingua parzialmente tecnica, non comprendono né i termini colmatore né scolmatore, ma quando parlo di acqua che esce dal Naviglio finalmente ci capiamo. Il punto che cerco non si trova sotto la Passerella San Cristoforo al Naviglio, così milanese, davanti alla Chiesetta, ma più in là, sotto il ponte in cemento e acciaio che sorregge la ferrovia. Mi mostrano una serie di tre grate di metallo ora chiuse. Le grate sono circondate da galleggianti evidentemente per evitare l’avvicinamento dei canottieri e il cartello divieto di navigazione rende ancora più eloquente il pericolo. Le acque che ristagnano all’interno dei galleggianti, nel laghetto artificiale trapezoidale, ricordano tanto le acque poco chiare del fiume Lambro di casa mia. Probabilmente quello che mi mostrano è sicuramente una delle numerose porte da cui il Naviglio Grande si scarica negli altri corsi d’acqua. Non mancano i contrasti: che ci fa una gondola sotto il ponte della ferrovia? Qualcuno la farà navigare?
Considero compiuta la mia missione anche perché quel luogo conserva in qualche modo la sua importanza di incrocio tra i corsi d’acqua ed è la magia misteriosa dell’acqua che lo ha fatto conservare così caratteristico fino ad oggi. Sono risalito all’origine e ora posso guardarmi in giro con calma. Il profilo della città non è grigio. Il rosso mattone medioevale, il verde del giardino che si riflette nell’acqua, l’azzurro e il blu mare del graffito che si contrappone alla chiusa, i verdi e gli arancio dei tram danno colori e intensità ad una giornata grigia. Per una volta ho visto nascere un fiume in piena città.
Cristoforo Vecchietti
Per approfondire il tema del Lambro meridionale puoi prenotare:
Il fiume racconta – conferenza divulgativa
Piccolo fiume? – progetto didattico