Immagina di vivere nel triangolo padano formato dal Lambro, dall’Adda e dal Po. Una terra agricola nel bel mezzo della Pianura Padana, ma non sei un nobile possidente di terre, né un ricco commerciante e nemmeno uno di quei fortunati (si fa per dire) contadini chiamati obbligati che vivono nelle cascine. Per una serie di sfortunati eventi
non puoi fare solo il contadino, ma ti devi arrangiare con tanti lavoretti: magari oggi trovi un lavoro come bracciante a giornata, domani ti occupi dei bachi da seta e trovi una giornata di lavoro in filanda e dopodomani ti affidi alla pesca. Sì, il fiume offre sempre qualcosa per riempire i piatti della famiglia. Da generazioni rivolgersi al fiume paga sempre. Ha nutrito le popolazioni rivierasche da secoli e non tradisce quasi mai, solo quando viene la piena e il fiume fa le bizze si deve scappare.
Di certo non hai vita facile. Esci al tramonto e peschi di notte, illuminato da flebili luci. Oppure vai per fossi ad acchiappar le rane. I movimenti nella boscaglia ripariale sono rapidi e silenziosi. Meglio non incontrare mai le guardie, anche se le regole non sono così definite.
Si pescava al Lambro partendo dal quartiere della Costa di Sant’Angelo Lodigiano. Si pescava all’Adda a Lodi partendo dal Borgo o dalla Maddalena. E si pescava al Po nelle città e nei tanti paesi rivieraschi: si pescava a Cremona come ad Arena Po, ma sicuramente anche a Orio Litta, Senna, Somaglia, Chignolo Po. Al Po le cose si facevano in grande e documenti raccontano che addirittura vi era pesca di frodo, con le reti a strascico.
Gli storici ci spiegano che fino alla fine dell’800 ed almeno fino alla prima guerra mondiale, nel Lodigiano esistevano due tipi di pescatori. I pescatori professionali che svolgevano tutti i giorni la stessa attività e si spostavano anche in altri territori ed i pescatori occasionali, quelli di frodo. Quest’ultimo concetto era però molto sfumato, perché al di là di alcune zone definite come riserva di pesca del padrone o del nobile, il resto dell’attività non era sottoposta a regole severe o rigide e sarà così fino al fascismo, che introdusse la licenza di pesca.
Cristoforo Vecchietti
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